Fra smalto ….ricette light e il “mal di vivere”

In questi giorni sono rimasta colpita dalla morte di una nota scrittrice e giornalista, attiva per le donne e dalla penna sensibile….”si pensa ad un atto volontario”…scaturito dal “mal di vivere”

Purtroppo non ho sentito grandi notizie ai telegiornali, ma ho letto l’ annuncio della sua morte a 59 anni e veniva messo, così, con non grande importanza …..

Oggi sono qui che sfoglio un giornale di ricette mentre faccio un pediluvio e poi metterò lo smalto…color Fango…

Il fango è quello che a volte si fissa sul nostro cuore, la nostra testa e si indurisce, soffocando il respiro e i pensieri positivi.

Vi parlo da ansiosa con stati depressivi e attacchi di panico.

Potrei scrivere ex, ma no, perché si rimane sempre ansiosi e depressi, come una sotto pelle che potrai curare ma rimane li, pronta a ricordarti chi sei e a farti sentire irrequieta con quel “mal di vivere” che ti accompagna.

Parlo di come mi sono sentita io per anni, consapevole in certi momenti, debole e infelice in altri.

Ricordo che da ragazzina fra i 14 e 15 anni ho avuto pensieri di suicidio, di farla finita, ma la paura della morte e del dolore grazie a Dio prendevano il sopravvento e sono ancora qui…

In questi ultimi anni fra social e blog in molte mi hanno scritto, riconoscendosi in me, in quello che scrivo, ma io ho sempre consigliato in primis l’aiuto del medico e per seconda cosa amarsi, rispettarsi e capirsi. Cosa non semplice da fare lo so bene, io sono sorridente, ma ho sempre tutte le mie paure che mi accompagnano e ogni tanto mi fanno “toc toc” sulla spalla, ma dopo anni di cure e di sofferenze mi sono trovata a buttare all’ aria la mia vita, a scoprire chi ero e piano piano a cercare di CAPIRMI.

Non tutti i giorni sono uguali, certi vorrei urlare, altri vorrei scappare

MA PER DOVE?

.. ..in 10 anni ho fatto tanta strada, sia personale che lavorativa e mi sono imposta di VIVERE LA VITA perché è meravigliosa.

Devo tutto questo mio pensiero e consapevolezza alla mia mamma.

Si perché la depressione e l’ansia le ho conosciute da lei, donna forte e fragile al contempo, che si faceva in 4 per me e le mie sorelle e poi era capace di stare anche ore ferma per la strada…accostava l’auto, apriva il finestrino e io la guardavo, seduta al suo fianco.

Cercava di tranquillizzarmi…” ora mi passa…” e intanto frugava nella tasca e tirava fuori la pasticca di Xanax…la vita le aveva riservato un periodo tosto di lutti e dolore, in cinque anni aveva perso la mamma , il papà ed era rimasta sola con noi tre figlie.

Sono cresciuta così….fra il sentirmi impotente per lei e arrabbiata con la vita

Così come un dono mi si è attaccato il germe dell’ ansia e della depressione…dico Dono perché dal toccare il fondo, sono risalita, a fatica, eh non è mica una passeggiata e quando 5 anni fa la mia mamma si è lasciata morire poco alla volta, consumata nel corpo ma non nel suo essere, ho deciso che avrei vissuto anche per lei, per il Dono più importante è più prezioso, la VITA.

Non bisogna vergognarsi nell’ ammettere di aver bisogno di un aiuto, il mal di vivere è una cosa seria che non bisogna sottovalutare.

Da parte mia vi racconto di me, di quella che sono e lo faccio sempre sorridendo perché in fondo al mio cuore c’è sempre quel pensiero positivo che mi aiuta, mi fa andare avanti…e nel frattempo ho deciso…metto lo smalto di un bel colore rosa…cosi come voglio vedere la mia vita oggi e nel futuro.

Spero di non avervi annoiate, ma prendete queste mie parole come parole di speranza e credetemi non e facile neppure mettersi così a nudo e con un sorriso torno alle mie ricette light…..

A presto, Lalla