Ho conosciuto Carina poco più di un anno fa, per un impegno lavorativo, pochi contatti telefonici….poi via via più fitti, tanto che siamo diventate amiche e ne sono felice.
Raccontarvi di lei ….la prima cosa che mi viene in mente è il suo sorriso…la sua sana follia (stessa malattia mia)
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Chiacchierando con lei ho capito che condividevamo molto, a livello di idee e emozioni e quindi è stato naturale volerla qui …..
Viene da una famiglia di creativi, nella musica, nella danza, tanto che è arrivata in Italia per lavorare in quest’ ambito. Poi è diventata madre, come dice lei, li è nata anche Carina,  una ragazza madre oggi moglie, dal carattere tenace, creativo .
Si puo dire che la nascita di tuo figlio si stata un vero e proprio ” sparti acque ” crescere un figlio da sola non deve essere stato facile……?
 Far crescere un figlio da soli è un grosso impegno e con un solo stipendio a volte difficile, ma io mi sono rimboccata le maniche e di lavori ne ho fatti tantissimi, non saprei neppure più elencarli….
e allo Shabby come sei arrivata?
Anni fa, mi sono sentita subito in sintonia con questo stile, mi sono documentata e via via appassionata al mondo delle chalk, dei pennelli, fino ad arrivare alle patine naturali che adoro e che mi sono entrate nel cuore.
quando hai pensato ” questo mondo, questa passione diventerà il mio lavoro”?
Ho dato retta ad un istinto, di pancia e mi sono buttata, non senza timori….
In questi ultimi mesi ti ho seguita nel tuo percorso, nel tuo grosso lavoro di ristrutturazione per arrivare ad avere il tuo Atelier Camelia
in questi mesi quali e quante difficoltà ti sei trovata ad affrontare?
Certo facile non è dal nulla creare un negozio, ma l’idea di avere un posto tutto mio dove ritrovarmi ogni giorno con le mie emozioni, il mio cuore e riuscire a trasmettere questa mia passione mi è stato da sprone. Ostacoli? il più grande era riuscire a far capire, immaginare, quello che quel posto poteva diventare. Un locale di 150 metri quadri in pessime condizioni, muri che crollavano, …era un vero disastro……ma io “vedevo ” oltre…..mi son chiusa li dalla mattina alla sera per dar vita al progetto che avevo nei miei pensieri…la mia soddisfazione è stata alla fine, guardarmi attorno….
ho fatto da muratore, da elettricista, da idraulico e il mio sogno era li….son fatta cosi…se mi metto in testa una cosa la porto avanti, fino alla fine, non voglio rimpianti.
                                
  Io penso che per te Atelier Camelia sia un punto d’arrivo, ma non per fermarsi, ma per partire. Cosa ti immagini nel prossimo futuro?
Spero cose belle, io ci credo e lotto coraggiosamente, non perdo di vista i miei obiettivi e vado avanti.
Questo è un consiglio che ti senti di dare alle donne ?
Sicuramente, la vita è nostra, siamo noi le interpreti principali, dobbiamo credere in noi e nelle nostre capacità…..io da piccola ballavo, poi cantavo e pensavo fosse quello il palcoscenico della mia vita, oggi è un altro ….si oggi mi vedo su trabattelli, lavorando su pareti e patine antiche….
 Mi piace molto un discorso di Papa Francesco, non lo so tutto ma le frasi che più mi piacciono e che secondo me possono essere un vero suggerimento di vita sono

“utilizzare gli ostacoli per aprire le finestre dell’ intelligenza…Non mollare mai, non rinunciare alle persone che ami  ne alla felicità, perché la vita è uno spettacolo incredibile “

Grazie Carina, sei piena di energia e credo che queste parole di papa Francesco siano giustissime….
Non mollare mai…….ti abbraccio e a presto.

P.S. Atelier Camelia è a Livorno via Adua 16

     
… un luogo magico che vi saprà sorprendere…..