Sono un po’ di giorni che non sto troppo in forma e quando “mi fermo” la testa viaggia più veloce….è  metà  Settembre…piove, con leggerezza, il rumore lieve accompagna i miei pensieri….inutile nasconderlo fonte di grande ispirazione è l’Assenza della mia mamma e siccome all’inizio di Ottobre sarebbe il suo compleanno per festeggiarla penso alla sua, nostra, città, Trieste. …
Scrissi delle poesie anni fa, per descriverne la sua bellezza e l’incanto che provo ogni volta che riesco ad andarci, perse ormai nei meandri della mia memoria e di qualche trasloco….
Se inizio a parlare di Trieste, forse non smetto più. ..il suo perdersi nell’ abbraccio con il mare, sulle spalle si cinge di boschi e una terra aspra e ingannevole come può essere il Carso…tanto bello ma che porta con sé ricordi di dolore, di buio come le sue Foibe.
Città europea in un Italia che l’ ha riunita a se da solo 60 anni, per l’esattezza era il 24 Ottobre del 1954, storia, confini, gente di razze diverse che convivono con le loro diverse culture e religioni.
Certo non è tutto rose e fiori, come si suol dire, sicuramente chi la abita vi può fare un elenco di difetti…ma io vi racconto la sua bellezza, a me tanto cara, sempre nel cuore e tornando ad Ottobre a festeggiare la mia mamma, vi racconto di una festa, una festa del mare, La Barcolana
Il mare si colora….di vele, sì ma anche di bandiere, volti…arrivano a Trieste in migliaia,
Chi per gareggiare, chi solo per esserci….ma bisogna andare…anche solo una volta…poi vedrete che l’ allegria e l’ entusiasmo vi faranno tornare…
Ho visto barche di ogni Nazione, vele storiche ….chi non conosce Azzurra. .o il Moro…?
Negli  anni si sono evolute, trasformate, ma arrivano…grandi e piccine…con i loro equipaggi dai volti sconosciuti o famosi…dai nonni ai nipoti…non ci son problemi. ..son tutti li a veleggiare.
È sempre una gran festa, un’ emozione e quando ho potuto esserci l’ho vista dalla passeggiata di Barcola (lungomare che porta fino al Castello di Miramare ) o dalla Piazza Unità d’Italia,  lo sguardo al golfo e le spalle protette da Micheze e Jacheze ( Michele  e Giacomo)
Due Mori, son li dal 1517….per me e i miei ricordi sono come compagni d’infanzia, amici di famiglia.
Certo che poter ammirare la Regata dall’ alto, anche solo dal Carso, per me che non amo la gran folla è  certo la cosa migliore…e poi così posso passeggiare fra le stradine, i sentieri circondata dai cespugli di Sommaco che s’infiamma e colora tutto di rosso.
Potrei continuare…e chissà che vi racconto altre suggestioni della mia città,  magari più avanti, intanto spero vi sia piaciuta e mi auguro di avervi incuriositi,  tanto da andarla a visitare, magari proprio per la Barcolana….
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