Sono cresciuta passando da bambina i mesi estivi fra le Dolomiti.
Gioia infinita perché finiva la scuola e quindi si partiva per le vacanze.
Da Trieste si andava su ai monti.
Ricordo giornate di pioggia, grandi passeggiate, la raccolta dei funghi, ero un esperta nella caccia ai ” chiodini” piccoli funghetti lunghi come chiodi…
Quante volte rientrando dalle camminate si veniva sorpresi dalla pioggia e io mi mettevo sulla testa come un piccolo ombrellino le  grandi foglie di pesavites….fa tutto parte di me….di cio che sono oggi.
La montagna ti insegna a vivere, ad accogliere gli imprevisti della vita, quando sei su una salita ti dice ” rallenta, prendi fiato, la cima resta li, fai un passo alla volta”….
Mi divertivo a far disperare la mia mamma  perché anche se pioveva io mi sedevo sul poggio davanti casa e aspettavo la Dora che verso sera rientrava con le mucche…mi insegno` a fare il fieno con la falce….e chi scorda più quei giorni, quelle emozioni.
Oggi non sono più una piccola bimba in pantaloni corti e pedule ( scarponcino per la montagna ) ma credo che questo bagaglio sia con me ogni giorno, mi fa affrontare le asprezze della vita, gioisco quando raggiungo le mie ” vette ” e sono grata per i piccoli doni.
La montagna mi ha insegnato a fare piccoli passi, non serve correre, cosi come nella vita, se ci sono periodi difficili che a volte sembrano impossibili da superare a piccoli passi andiamo avanti.
Nulla si risolve in un battito di ciglia i nostri problemi, i nostri dolori sono come quelle alte cime…

Ma adesso basta con queste filosofie, vi invito ad andare e entrare in confidenza con le genti che abitano le valli alpine, con le tradizioni e con il cibo…..e cosi tanto per dire….fate un piacere, non andate x sentieri in infradito e non arrivate nei rifugi chiedendo la pizza….
A presto, Lalla